Studio Herman Portrait Photography
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2 - Lo sguardo – Catturare l’essenza attraverso gli occhi
Gli occhi sono il punto in cui un ritratto respira.
Uno sguardo può raccontare gioia, malinconia, forza o fragilità. È la porta d’accesso alle emozioni più profonde e, per il fotografo ritrattista, diventa la chiave per trasformare una semplice immagine in un racconto visivo.
Quando osserviamo una foto, il nostro cervello è naturalmente attratto dagli occhi. È lì che cerchiamo connessione, sincerità e intensità. Per questo, il fotografo deve imparare a dare agli occhi il ruolo centrale nella composizione.
Punto di messa a fuoco manuale sugli occhi: se il soggetto è frontale, metti a fuoco sull’occhio più vicino all’obiettivo.
Apertura ampia (f/1.8 – f/4): per isolare il volto e dare profondità allo sguardo.
Attenzione al micro-mosso: uno sguardo sfocato toglie forza al ritratto.
Uno sguardo vivo non si ottiene chiedendo semplicemente “guarda in camera”.
Fai una domanda che susciti un ricordo o un’emozione.
Invita il soggetto a pensare a una persona o a un momento speciale.
Usa piccoli silenzi: a volte lo sguardo più intenso arriva quando la persona “dimentica” di essere fotografata.
Luce frontale morbida: evidenzia i dettagli dell’iride e illumina lo sguardo.
Catchlight (punti luce negli occhi): danno vita e tridimensionalità.
Ombre leggere: creano profondità emotiva, soprattutto nei ritratti più introspettivi.
Uno sguardo può essere diretto, sfuggente, dolce o fiero. Sta al fotografo decidere quale messaggio vuole trasmettere. La direzione dello sguardo, l’angolazione del volto e la distanza dall’obiettivo cambiano radicalmente la percezione emotiva dell’immagine.
Ricorda: negli occhi non catturi solo la luce, ma l’anima della persona.